
Clair Obscur: Expedition 33: Unreal Engine 5, Rivoluzione Grafica o Compromesso su Console?
- 'Clair Obscur' disponibile dal 24 Aprile su PS5, Xbox e PC.
- Due modalità grafiche: Qualità (30 fps) e Performance.
- PS5 Pro: Qualità visiva superiore grazie al PSSR.
- Nanite: Dettaglio incredibile, richiede GPU potente.
- Lumen: Illuminazione dinamica, impatto in tempo reale.
Clair Obscur: Expedition 33 e l’impatto dell’Unreal Engine 5 sulle console di attuale generazione
Il panorama videoludico è in fermento per l’imminente uscita di “Clair Obscur: Expedition 33”, un titolo sviluppato da Sandfall Interactive e pubblicato da Kepler Interactive. Questo gioco non è solo atteso per la sua narrativa e direzione artistica, ma anche per la sua ambizione di sfruttare al massimo le capacità grafiche delle console di attuale generazione, PlayStation 5 e Xbox Series X|S, grazie all’utilizzo dell’Unreal Engine 5. L’interrogativo principale che si pone è se questo motore grafico di ultima generazione riesca effettivamente a portare una “nuova era visiva” sulle console, oppure se si dovranno accettare compromessi significativi rispetto alle prestazioni e alla qualità visiva raggiungibili su un PC di fascia alta.
L’importanza di questa domanda risiede nel fatto che l’Unreal Engine 5 rappresenta uno dei motori grafici più avanzati disponibili, offrendo funzionalità come Nanite e Lumen, che consentono di creare ambienti di gioco incredibilmente dettagliati e realistici. Tuttavia, queste funzionalità richiedono una notevole potenza di calcolo, sollevando dubbi sulla loro effettiva implementazione e resa sulle console attuali, le quali, pur essendo performanti, hanno dei limiti hardware intrinseci.
L’approccio degli sviluppatori di Sandfall Interactive sarà cruciale per determinare il successo di “Clair Obscur: Expedition 33” nel portare l’esperienza Unreal Engine 5 sulle console. Sarà interessante osservare quali tecniche di ottimizzazione verranno impiegate per bilanciare la qualità visiva con le prestazioni, e se il risultato finale sarà in grado di soddisfare le aspettative dei giocatori. Il gioco sarà disponibile a partire dal 24 Aprile su PS5, Xbox Series X|S e PC, e sarà incluso nel catalogo di PC e Xbox Game Pass.
Per quanto riguarda le versioni per console, è confermata la presenza di due modalità grafiche principali: la modalità “Qualità” e la modalità “Performance“. La prima dovrebbe puntare alla massima risoluzione nativa possibile, presumibilmente con un frame rate bloccato a 30 fps, mentre la seconda sacrificherà la risoluzione per garantire un’esperienza di gioco più fluida. Tuttavia, i dettagli specifici su risoluzioni, frame rate e tecniche di upscaling utilizzate non sono ancora stati resi noti.

Analisi tecnica dei preset grafici e supporto a Ps5 Pro
Un elemento di grande interesse è il supporto a PS5 Pro sin dal lancio del gioco. Questa console, versione potenziata della PS5 standard, offre una GPU più performante e l’utilizzo del PSSR (PlayStation Spectral Super Resolution), una tecnica di upscaling proprietaria di Sony. Grazie a queste caratteristiche, “Clair Obscur: Expedition 33” potrà offrire una modalità grafica ad hoc per PS5 Pro, che dovrebbe tradursi in una qualità visiva significativamente superiore rispetto alla versione standard.
In termini di dettagli tecnici, le informazioni al momento sono ancora limitate. Si ipotizza che la modalità “Qualità” su PS5 Pro possa raggiungere una risoluzione più elevata e/o un frame rate più stabile rispetto alla versione standard, mentre la modalità “Performance” potrebbe offrire un frame rate ancora più fluido. L’utilizzo del PSSR dovrebbe contribuire a migliorare la nitidezza dell’immagine, riducendo gli artefatti tipici delle tecniche di upscaling.
Tuttavia, è importante sottolineare che anche PS5 Pro ha dei limiti hardware, e non potrà competere con un PC di fascia alta in termini di potenza di calcolo pura. Pertanto, gli sviluppatori dovranno comunque fare delle scelte e dei compromessi per garantire un’esperienza di gioco ottimale su entrambe le versioni di PS5.
Per quanto riguarda la versione PC, gli utenti avranno a disposizione una vasta gamma di impostazioni grafiche personalizzabili, che consentiranno di sfruttare appieno la potenza delle loro schede video. Sarà possibile regolare la risoluzione, la qualità delle texture, gli effetti di illuminazione e ombreggiatura, e molti altri parametri, per trovare il giusto equilibrio tra qualità visiva e prestazioni.
Un aspetto fondamentale da considerare è l’ottimizzazione del gioco per diverse configurazioni hardware. Non tutti i giocatori PC dispongono di schede video di ultima generazione, quindi sarà importante che “Clair Obscur: Expedition 33” sia in grado di girare in modo fluido anche su hardware meno performante, pur mantenendo un livello di dettaglio grafico accettabile. In tal senso, il supporto a tecnologie come DLSS di Nvidia e FSR di AMD potrebbe rivelarsi prezioso.
La sfida per Sandfall Interactive è quella di creare un’esperienza di gioco visivamente appagante su tutte le piattaforme, sfruttando al massimo le caratteristiche di ciascuna e minimizzando i compromessi. Solo il tempo dirà se saranno in grado di raggiungere questo obiettivo.
Ottimizzazione e limiti dell’Unreal Engine 5 sulle console attuali
L’Unreal Engine 5 è un motore grafico estremamente esigente, che richiede una notevole potenza di calcolo per sfruttare appieno le sue funzionalità avanzate. Tra queste, spiccano Nanite e Lumen, due tecnologie che promettono di rivoluzionare il modo in cui vengono creati e visualizzati gli ambienti di gioco.
Nanite consente di importare modelli 3D con un livello di dettaglio incredibilmente elevato, senza dover ricorrere a tecniche di ottimizzazione manuale. Questo si traduce in ambienti di gioco più ricchi, realistici e immersivi. Tuttavia, Nanite richiede una GPU potente e una grande quantità di memoria video per poter essere sfruttato appieno.
Lumen è un sistema di illuminazione globale dinamica che consente di creare effetti di luce e ombra realistici e interattivi. A differenza delle tecniche di illuminazione tradizionali, Lumen non richiede il precalcolo delle luci, il che significa che gli ambienti di gioco possono essere modificati in tempo reale, con un impatto immediato sull’illuminazione. Anche Lumen richiede una notevole potenza di calcolo, soprattutto per quanto riguarda il ray tracing.
Date queste premesse, è evidente che l’Unreal Engine 5 presenta dei limiti intrinseci sulle console attuali, le quali, pur essendo potenti, non possono competere con un PC di fascia alta in termini di potenza di calcolo pura. La CPU e la GPU delle PS5 e Xbox Series X|S sono inferiori a quelle delle schede video di ultima generazione, e la memoria di sistema delle console è condivisa tra CPU e GPU, il che può rappresentare un collo di bottiglia in scenari particolarmente complessi.
Per superare questi limiti, gli sviluppatori di Sandfall Interactive dovranno ricorrere a diverse tecniche di ottimizzazione. Tra queste, potrebbero esserci la riduzione della complessità poligonale dei modelli 3D, l’utilizzo di texture a risoluzione inferiore, l’implementazione di algoritmi di rendering efficienti e l’utilizzo di tecniche di upscaling come il Temporal Super Resolution (TSR) di Unreal Engine.
Inoltre, è probabile che gli sviluppatori dovranno fare delle scelte su quali funzionalità dell’Unreal Engine 5 utilizzare e quali sacrificare. Ad esempio, potrebbero decidere di ridurre la complessità degli effetti di illuminazione o di limitare l’utilizzo di Nanite in alcune aree del gioco.
L’obiettivo finale è quello di trovare un equilibrio tra qualità visiva e prestazioni, garantendo un’esperienza di gioco fluida e appagante su tutte le piattaforme.
I nostri consigli
“Clair Obscur: Expedition 33” si presenta come un titolo tecnologicamente ambizioso, destinato a far discutere e a spingere i limiti delle console di attuale generazione. La sfida per gli sviluppatori è quella di bilanciare la qualità visiva con le prestazioni, offrendo un’esperienza di gioco appagante su tutte le piattaforme.
Per i gamer occasionali, il consiglio è di non farsi prendere troppo dalla “corsa alla grafica” e di concentrarsi sul gameplay e sulla narrativa. Un gioco ben ottimizzato e con una direzione artistica curata può essere altrettanto coinvolgente di un titolo tecnologicamente all’avanguardia.
Per i gamer più esperti, invece, il consiglio è di sperimentare con le impostazioni grafiche e di cercare il giusto equilibrio tra qualità visiva e prestazioni. In alcuni casi, sacrificare un po’ di risoluzione o di effetti grafici può portare a un’esperienza di gioco più fluida e reattiva.
Infine, è importante ricordare che la grafica non è tutto. Un gioco memorabile è quello che riesce a coinvolgere il giocatore con una storia avvincente, un gameplay innovativo e personaggi indimenticabili. La tecnologia è solo uno strumento, e non deve mai oscurare l’importanza dell’arte e della creatività. Per i giocatori esperti, valutare anche l’overclocking della GPU e della CPU può essere utile ad aumentare la resa grafica.
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