
Star wars zero company: saremo in grado di riscrivere la storia delle guerre dei cloni?
- Uscita prevista nel 2026 su PC, PS5 e Xbox Series X|S.
- Guida Hawks, un ex ufficiale a capo di un’unità d’élite.
- Personalizza l'aspetto e l'equipaggiamento dei componenti della squadra.
- Ispirato a XCOM, con elementi di strategia a livello di base.
- Stringi legami tra i soldati per sbloccare sinergie di combattimento.
Un nuovo capitolo nell’universo Star Wars: Zero Company
Star Wars Zero Company, il nuovissimo titolo rivelato da Electronic Arts, è concepito come un gioco di strategia a turni destinato ai giocatori singoli ed è frutto della collaborazione tra Bit Reactor e Respawn Entertainment. La sua uscita è fissata per il 2026 su piattaforme come PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S; Zero Company intende trasportare gli utenti in un racconto tanto duro quanto reale sullo sfondo del declino delle Guerre dei Cloni.
Il protagonista principale sarà Hawks: ex ufficiale della Repubblica posto alla guida di un’unità d’élite composta da agenti provenienti dai più remoti angoli della galassia. Questi personaggi devono accantonare conflitti personali per combattere contro una nuova minaccia che rischierebbe altrimenti di devastare l’intero cosmo.
La trama avvolgente di Star Wars Zero Company si snoda attraverso campagne piene zeppa sia d’operazioni tattiche sia d’indagini sull’ampio territorio galattico. Fra le varie missioni intraprese, i giocatori hanno la necessità non solo di fondare una base operativa ma anche d’intessere relazioni con informatori chiave così da anticipare le strategie degli avversari appartenenti alla squadra nemica Zero Company. L’opzione di creare e adattare a proprio piacimento una squadra formata da operatori reclutati sarà a disposizione degli utenti, i quali potranno inoltre familiarizzare con un gruppo completamente nuovo di personaggi concepiti esclusivamente per il mondo di Star Wars.

Un gameplay tattico profondo e personalizzabile
EA afferma che il design estetico e le classi operative legate ai Hawks saranno interamente adattabili secondo il gusto degli utenti. A loro disposizione ci sarà un’ampia gamma di classificazioni stilistiche, unitamente a innovative specie tipiche dell’universo narrativo di Star Wars nel processo d’arruolamento degli operatori. Gli appassionati avranno libero sfogo nella personalizzazione dell’aspetto fisico, nonché nell’allestimento dell’equipaggiamento dei componenti della propria squadra, selezionando diversi archetipi disponibili come Clone Troopers, droidi astromeccanici o addirittura Jedi.
Nel corso delle missioni assegnate alla Zero Company, i suoi membri saranno in grado non solo d’instaurare relazioni fortificate tra loro, ma anche di attivare possenti sinergie belliche capaci di mutare gli esiti delle contese stesse. Greg Foertsch, CEO e ingegno creativo all’avanguardia presso Bit Reactor, ha commentato rivelando come la concezione sottesa al videogioco Star Wars Zero Company si fondi su strutture ludiche improntate all’intersecazione fra lo straordinario universo figurativo propriamente starwarsiano e il coinvolgente formato del gameplay strategico a turnazione. Lo scopo perseguito è creare un’esperienza ludica dalla trama unica, situata durante il tumultuoso arco temporale delle Guerre dei Cloni; ogni azione compiuta dal giocatore determinerà reazioni significative, affrontando situazioni combattibili sul piano tattico, ma presentate in chiave accessibile, oltre a uno stile narrativo cinematografico ben definito. Douglas Reilly, nella sua veste di GM & VP presso Lucasfilm Games, ha sottolineato come nel loro ambiente ci sia un fervente amore per i giochi tattici, esprimendo la volontà attesa da tempo di dar vita a un’opera simile. I migliori esempi in questo campo riposano su decisioni dal peso considerevole e Reilly è convinto che l’assunzione del gruppo Bit Reactor possa condurre alla creazione di un gioco tanto affascinante quanto innovativo, mantenendo intatta l’integrità del marchio Star Wars.
Ispirazioni e influenze: XCOM incontra Star Wars
Star Wars Zero Company sembra trarre ispirazione dalla formula di XCOM, un titolo molto apprezzato dagli appassionati di strategia a turni. Il gioco permetterà ai giocatori di controllare una piccola squadra di specialisti in missioni segrete, ambientate in una storia delle Guerre dei Cloni definita “cruda”.
Il gioco sembra attingere a piene mani dai contenuti ambientati in quell’era, in particolare dalla serie animata The Clone Wars, per quanto riguarda i personaggi e, presumibilmente, le trame. Bit Reactor, lo studio di sviluppo, è composto da ex membri di Firaxis, che hanno lavorato su XCOM e Civilization, oltre a persone con esperienza su Gears Of War e The Elder Scrolls Online.
Oltre al combattimento tattico a turni, Zero Company sembra includere elementi di strategia a livello di base, dove i giocatori potranno ricercare e produrre nuove armi. EA ha dichiarato che tra una missione e l’altra i giocatori potranno sviluppare una base operativa e raccogliere informazioni attraverso una rete di informatori per anticipare le mosse degli avversari di Zero Company.
Bit Reactor ha parlato molto di “risultati significativi derivanti dalle scelte del giocatore”, il che potrebbe essere un riferimento alla permadeath, una caratteristica chiave di XCOM, dove la morte di un soldato è permanente. Sebbene non sia stato confermato, sembra che, mentre l’aspetto e la classe di combattimento di Hawks potranno essere modificati, gli operatori reclutati potranno essere personalizzati solo scegliendo tra una gamma di classi e specie originali di Star Wars. Questo implica che, mentre Hawks non potrà morire (o se lo farà sarà game over), tutti gli altri potranno farlo, quindi i personaggi mostrati nel trailer e nelle immagini promozionali non saranno necessariamente permanenti.
È stato anche affermato che i soldati potranno “stringere legami” per “sbloccare potenti sinergie di combattimento”, quindi è chiaramente vantaggioso mantenere in vita le persone il più a lungo possibile. EA ha confermato la presenza di Clone Troopers, droidi astromeccanici e Jedi, ma si possono anche vedere una Mandaloriana e un Umbaran, provenienti da uno degli archi narrativi più popolari della serie The Clone Wars, nel ruolo di cecchino. Non si hanno informazioni precise sul numero totale di alieni e categorie presenti, tuttavia, va sottolineato che il Jedi è della medesima razza dell’individuo conosciuto come Tubes, presente in Rogue One e Andor, ovvero un Tognath, per la precisione.
I nostri consigli
Il titolo Star Wars Zero Company, atteso con interesse dagli appassionati della saga, promette ai fan della strategia a turni un’esperienza imperdibile nel ricco universo delle Guerre dei Cloni. L’interessante amalgama tra l’approccio meccanico caratteristico di XCOM e l’affascinante contesto narrativo della saga galattica potrebbe tradursi in qualcosa di decisamente innovativo.
Gli utenti meno esperti dovrebbero considerare l’importanza del metodo quando decidono di cimentarsi nei giochi tattici a turni: è fondamentale evitare la fretta nel portare a termine ogni missione, riservando piuttosto sufficiente tempo alla riflessione riguardo alle proprie azioni strategiche, garantendo così massima efficienza nell’utilizzo delle competenze disponibili dei propri eroi intergalattici. Coloro che invece vantano maggiore dimestichezza con tale genere sono invitati ad avventurarsi nella sperimentazione degli abbinamenti tra personaggi e abilità diverse al fine di individuare quelle relazioni sinergiche capaci di affrontare con successo ostacoli ancor più ardui.
In sintesi, ricordate che le fondamenta del trionfo in uno scenario bellico strategico riposano su pianificazione accorta e adattamento proattivo alle diverse circostanze; non si deve temere i momentanei insuccessi poiché possono rivelarsi occasionali opportunità utilissime per migliorare abbondantemente il vostro approccio strategico complessivo. E soprattutto, divertitevi ad esplorare l’universo di Star Wars in un modo completamente nuovo!
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